Storia delle navi
Liberty
 


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Tratto da: La Fenice, vol.1

Oltrepassato il Madagascar puntò la prua verso il Corno d’ Africa e l’ isola di Socotra. L’isola, semi deserta in quegli anni, era un ben noto rifugio di pirati somali che tentavano di abbordare le navi di passaggio, salire a bordo e rubare tutto quello che trovavano di utilizzabile o rivendibile. Di notte spesso spegnevano il faro costiero del’isola, nella speranza che qualche nave si incagliasse sulle coste per poterla depredare. Non erano molto pericolosi in quanto armati alla bene e meglio prevalentemente con machete e qualche pistola, ma era necessaria comunque una certa cautela perché se fossero riusciti a salire a bordo avrebbero potuto creare seri problemi. In avvicinamento a Socotra che avrebbero lasciato ad ovest, il comandante fece salire in coperta tutti i marinai e li fece disporre sulla murata lungo entrambi i fianchi della nave e due per ogni aletta di plancia di vedetta con i binocoli. Il mare era calmo piatto e si sarebbe potuto notare un natante anche piccolo a notevole distanza.

Un marinaio di guardia sull’aletta di sinistra segnalò la presenza di una piccola imbarcazione a vela che sembrava un peschereccio e seguiva una rotta parallela al Bayhorse ad un paio di miglia di distanza. Giorgio dal ponte puntò il binocolo e vide che, ammainata la vela e forzando il motore, si era messa in rotta di intercettazione con il Bayhorse che navigava già con le macchine al massimo. Il comandante sapeva il fatto suo e dopo aver detto agli ufficiali che sapeva essere armati, di non sparare senza un suo preciso ordine, diede ordine al nostromo di far collegare sei manichette antincendio sul lato di sinistra della nave. Chiamò la macchina col portavoce del ponte ordinando di dare vapore alle manichette in coperta. Giorgio sul momento non aveva capito le intenzioni del comandante il quale chiese al primo e al secondo di raggiungere i marinai alle manichette.
 

Il secondo di coperta preso dalla sua indole bellicosa derivante dai suoi antenati serbi che avevano sbudellato per secoli i mussulmani turchi invasori, prima di scendere dal ponte si avvicinò a Giorgio e gli sussurrò: ― Vieni giù anche tu appena puoi, li lasciamo agganciare le scale e mentre salgono gli spariamo in bocca ― .

In effetti aveva ragione il comandante, la miglior strategia era quella di non farli salire a bordo ed evitare un tiro a segno che avrebbe causato sicuramente molte vittime. Le sei manichette potevano lanciare vapore a 200 gradi ad una distanza di 20 o 30 metri e chiunque si fosse trovato nel getto sarebbe rimasto senza pelle. L’ imbarcazione dei falsi pescatori si stava avvicinando velocemente seguita da un’altra apparsa dal nulla ad una distanza di mezzo miglio. Arrivata ad un centinaio di metri dalla nave il comandante diede ordine agli ufficiali in coperta di far aprire le manichette puntandole verso l’alto in segno dimostrativo. Giorgio diede una occhiata alla sua S&W 38 special che portava nella fondina sotto l’ ascella, controllò se il tamburo era completamente carico e mescolò con la mano la trentina di colpi che aveva in tasca. Era un po' teso ma rassicurato dal contatto dell’arma sotto l’ascella.

L’ imbarcazione sembrò rallentare la sua corsa ma non avendo dato indietro col motore arrivò con l’ abbrivio ad una trentina di metri dal Bayhorse. Il comandante allora diede ordine di puntare tutte e sei le manichette sulla loro prua. I getti di vapore non riuscirono a prendere in pieno la barca data la distanza, ma il pirata che era in piedi sulla prua emise un urlo raccapricciante e cadde all’indietro. Si udì il loro motore ruggire per dare indietro tutta e virarono a sinistra per allontanarsi ma non riuscirono ad evitare un secondo getto di vapore sulla poppa che provocò un altro urlo altrettanto raccapricciante. Si allontanarono velocemente preceduti dalla seconda imbarcazione che vista la scena aveva virato di bordo ancora prima.

Il comandante si avvicinò al portavoce di macchina e con un laconico
― Potete chiudere vapore ― se ne tornò in cabina.


Formato cm: 16x23
Numero di pagine interne: 144 (dorso mm 10)
Carta interno: Arena Natural Bulk gr 90 (mano 1.7)
Stampa interno: Nero (solo testo)
Cartoncino Copertina: Kote a specchio Bianco EW gr 300
Stampa copertina: 4/0 colori
Confezione: Brossura fresata incollata di ultima generazione

Autore: Oriano Galvanini -  contatto: oriano@galvanini.com
Titolo: LA FENICE
Sottotitolo: Volume 1 - Storia di mare e nascita di una nuova civiltà
Collana: Fabula
Edizione: Prima, Ottobre 2020
Prezzo di copertina: euro 13,50

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